L'oramai tradizionale augurio di Natale da parte del presidente del Circo all'inCirca.
Dopo aver dedicato l'intera campagna 2024 allo slogan "fallo all'inCirca" non potevamo non chiudere l'anno augurandoti di farlo all'inCirca. È un altro modo per invitarti a fare la "pausa dalla normalità" che riecheggia nei progetti del Circo all'inCirca. Di seguito una piccola riflessione che vogliamo condividere con te mentre ci ingozziamo di panettoni, pandori e prelibatezze.
Il ritmo delle nostre giornate è scandito dal numero degli sguardi fugaci che gettiamo verso i nostri dispositivi elettronici. Gli stessi sguardi si perdono velocemente dentro il vortice di feedback che lo schermo ci offre. In un decennio siamo così piombati dentro una versione disfunzionale di noi stessi: le nostre paure si trasformano velocemente in angosce e il nostro Spirito annega dentro una forma patologica di fruizione delle informazioni, che gli esperti chiamano "fear of missing out", quella strana patologia nata all'indomani dell'invenzione dei social, per la quale il mondo scorre troppo veloce. L'impressione di non riuscire a carpire tutte le informazioni fondamentali di cui avremmo bisogno per vivere diventa una soffocante caccia all'ultimo aggiornamento di stato delle persone che seguiamo.
Per noi farlo all'inCirca significa spostare lo sguardo, sforzarsi di staccare gli occhi incollati sullo schermo dei nostri dispositivi e indirizzarlo verso l'Altro. Infondo il Natale è una sorta di celebrazione dell'altro. Prima che il turbo-capitalismo lo trasformasse in una corsa contro il tempo alla caccia di regali, quest'ultimi sottolineavano l'esigenza della relazione, la necessità di affermare con un gesto quanto spazio per l'altro ci fosse dentro le nostre vite. È dunque quasi paradossale che questo periodo sia oggi una sorta di celebrazione del mercato, il quale funziona solo se riesce a creare finte esigenze, se riesce a convincerci che quello o quell'altro oggetto siano fondamentali, servano, siano uno strumento che può migliorare la nostra vita. Indossare degli occhiali magici è un invito a generare percorsi alternativi di vita. Perché guardare il mondo con altri occhi significa per noi pensare che, nonostante il mondo stia soccombendo di fronte alla radicalizzazione dei conflitti e ad una estremizzazione degli egoismi nazionalisti, esista ancora la possibilità di trasformare il futuro, sia ancora possibile scoprire dentro la fragilità di una proposta culturale la forza di cambiare le vite delle persone.
Abbiamo già raccontato ciò che ci ha spinti a immaginare una campagna pubblicitaria intitolata "fallo all'inCirca". Centra con l'Amore, con la voglia di dire che lo sport e la cultura possono essere svincolati dalle logiche del profitto e dell'agonismo a tutti i costi. Con quest'ultimo messaggio natalizio, prima di passare alla prossima campagna del 2025, vogliamo augurarci di continuare a guardare le cose da punti di vista insoliti, non già percorsi e raccontati; abbiamo la certezza che, nonostante siamo ogni giorno spinti a mettere al primo posto le nostre esigenze personali, ciò che veramente farà la differenza sarà la nostra capacità di fare comunità, di mettere al centro le esigenze del gruppo piuttosto che quelle del singolo.
Così con l'augurio di poterlo fare all'inCirca, ti auguriamo buon Natale 2024.