L’edizione 2025
La proposta culturale di Terminal offre a Udine un circo innovativo, audace, fisico, contemporaneo: gli spettacoli in scena al Parco Moretti in questa nona edizione andranno oltre i confini consueti della performance unendo con disinvoltura e un pizzico di irriverenza tecniche stunt mozzafiato, spazio pubblico e visioni artistiche.Uno dei punti chiave del festival rimane la sua “attraversabilità”. Ovvero l’intento di costruire uno spazio fisico e culturale dove gli spettatori possano vivere il parco anche oltre i momenti di spettacolo dal vivo. Rendere “attraversabile” il Parco Moretti, trasformarlo in un surreale terminal aeroportuale, è un lavoro di programmazione annuale, ma anche un metodo e una proposta: quella di una cultura che non impone un percorso univoco, ma si lascia attraversare da diversi pubblici, da linguaggi differenti e da storie inconsuete. Terminal è un festival d’arte performativa e un’esperienza collettiva. È questo il circo contemporaneo che immaginiamo e che costantemente lavoriamo per generare. Ricca di incontri con la comunità locale che vive e trasforma il parco e la città di Udine, l’edizione 2025 del festival riflette su quel senso di verità primordiale che il circo è in grado di regalare allo spettatore: “i clown e gli acrobati sono gli unici attori il cui talento è assoluto e indiscusso, come quello dei matematici, o ancor di più come quello di un salto mortale. Perché in ciò non è possibile nessuna parvenza di talento, o si cade o non si cade”. Così i fratelli Concourt, due autori francesi testimoni della nascita del circo moderno e così anche un cartellone di performance che quest’anno giocano con il rischio e il senso di precarietà, elementi chiave per comprendere la forza di questa tipologia di spettacolo dal vivo e determinanti per intuire il senso ultimo del gesto circense. Terminal ha l’ambizione di essere anche un’audace proposta simbolica: il rischio e la precarietà vissute come momento generativo, un tentativo di risposta ad una narrazione che con il pretesto della sicurezza giustifica la proliferazione di sistemi di controllo e di chiusura degli spazi.
Rendere accessibili spazi fisici e mentali
È cercando di emancipare l’arte di strada dall’alone di degrado attribuitole di tanto in tanto che nove anni fa è nato Terminal, un festival che intende offrire alla città di Udine e al proprio pubblico un modo di generare nuovi spazi fisici e mentali. L’arte di strada così si è trasformata in performance nello spazio pubblico, la programmazione del festival si è ampliata e oggi accoglie un pubblico davvero eterogeneo. È un evento per tutta la famiglia, ma è anche una proposta culturale in grado di offrire al pubblico più esigente una selezione di spettacoli d’avanguardia; i laboratori e le attività didattiche sono pensate per spingere chi frequenterà Terminal 2025 ad incontrare nuove persone, attività e modi di usufruire lo spazio pubblico, uscire dagli schemi della propria quotidianità e sperimentare come una città vive e respira assieme alle relazioni che i propri abitanti sono in grado di creare.È questo lo stile delle due organizzazioni che hanno dato vita a Terminal, Circo all’inCirca e Puntozero. Imprese culturali udinesi che si impegnano per creare contesti culturali accoglienti, informali e ricchi di umanità.
I partner
Di questo impegno si sono resi partecipi anche i fondamentali partner che permettono la realizzazione del festival grazie al proprio sostegno, in particolare la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune diUdine, che hanno intuito le potenzialità della proposta culturale definendola di rilevanza regionale; nonché Fondazione Friuli, il Ministero della Cultura e Promoturismo FVG, anch’essi partner istituzionali senza i quali non sarebbe possibile costruire un intero “Terminal dello spettacolo dal vivo” nella città di Udine.Il progetto di sviluppo artistico infine è realizzato in collaborazione con amici e colleghi impegnati nella promozione dell’arte contemporanea e degli spazi pubblici, che hanno dato vita alla rete regionale “Intersezioni” e alla rete nazionale “Talea”, nonché a numerosi altri attori della cultura locali e nazionali.
Le idee alla base del progetto artistico
Terminal è una precisa visione sul mondo dell’arte contemporanea e sullo spettacolo dal vivo. Una prospettiva con cui Associazione Circo all’inCirca ha ridisegnato la proposta culturale un tempo dedicata all’arte di strada. La lungimiranza dell’amministrazione comunale di Udine ha voluto sostenere e ampliare una proposta che sin dalle sue fasi di gestazione aveva l’obiettivo di ingaggiare un pubblico trasversale; dunque una proposta culturale che attraverso l’arte dal vivo ritiene possibile valorizzare la città e il rapporto che il pubblico ha con essa. Dopo alcuni anni di lavoro il festival è divenuto un punto di riferimento in Italia per il circo contemporaneo e lo spettacolo dal vivo, si è strutturato ed ha raccolto una sfida progettuale di tipo pluriennale ed Europea, che gli consente una visione prospettica in grado di programmare a Udine le migliori compagnie esistenti sul panorama mondiale e dunque rendere il Friuli Venezia Giulia un polo d’eccellenza in questo settore. I pilastri che danno struttura e credibilità all’intero progetto sono la sinergia con gli operatori culturali locali ed in particolare le reti regionali, nazionali ed europee, il rapporto tra lo spettatore e lo spazio pubblico, il circo contemporaneo come piattaforma per l’incontro e la valorizzazione di altre discipline dello spettacolo dal vivo, il sostegno alle produzioni artistiche under 30, l’incontro tra giovanissimi studenti di circo e professionisti neo diplomati, una direzione artistica condivisa tra differenti competenze e sensibilità in grado di esprimere professionalità e prestigio, infine la capacità di incubare di proposte artistiche ibride, dunque di svolgere la funzione di contenitore per la ricerca artistica. È grazie a quest'ultima capacità che nel 2018 all'interno del festival è nato il progetto "Audiobus".